dal sito Halloweenight.it
Un fabbro irlandese di nome Jack, un ubriacone taccagno, ebbe la sventura di incontrare il Diavolo in un pub, alcuni dicono nella notte di Halloween. Jack aveva bevuto troppo e stava per cadere nelle mani del Diavolo, quando riuscì ad imbrogliarlo offrendo la sua anima al Diavolo in cambio di un'ultima bevuta.
Per realizzare questa minestra la prima ispirazione l'ho avuta leggendo un post trovato su internet. La ricetta mi ha incuriosita sopratutto per il modo di usare il mais fresco visto che io, oltre che nelle insalate o paste fredde, non l'ha mai usato per altre preparazioni.
La ricetta nasce da un post-it trovato in mezzo a un libro di cucina che stavo sfogliando così per farmi venire l'ispirazione.
Certo la calligrafia è mia, ma non ricordo assolutamente quando l'ho scritta, da dove l'ho trascritta e sopratutto che ci esce visto che ho solo gli ingredienti senza il titolo, beh certo è un dolce perchè ha lo zucchero, le carote... carote?
Rileggendo i miei vecchi post, i primissimi intendo, mi son resa conto di come è cambiato il mio modo di cucinare.
Inanzitutto dò molta più importanza alla qualità e alla genuinità delle materie prime. Oggi infatti, facendo la spesa, mi soffermo molto sulle etichette, cerco i prodotti a kilometri zero e quelli realizzati in modo più naturale possibile.
Preparatevi a un post lunghissimo, ieri per mè è stato il 'Zucca day'!
Avevo questa stupenda zucca da tre kili che aspettava di diventare ingrediente principale di molte preparazioni e finalmente è arrivato il suo momento.
Dopo una giornata di completo relax e all'insegna del junk food guardando la tv (ebbene anche le foodblogger a volte lo fanno) mi sono decisa a preparare qualcosa di gustoso ma veloce da proporre per cena. Quindi ho fatto questa frittata alle erbe.
Sono raffreddata accipicchia, io odio il raffreddore, gli occhi che lacrimano, il naso che cola e quella sensazione di 'imbozzolamento'. Uffiiiiiiiii! In compenso mi sono bevuta ettolitri di brodo vero, fatto con la carnina buona e le verdure fresche e ho mangiato kili di mele cotte, il mio cibo preferito quando stò male.
Ieri il tempo è stato decisamente autunnale. Io e mio marito siamo andati a pranzo in Friuli da mia suocera e lì abbiamo trovato la prima piacevolissima sorpresa, le due nipotine scatenate!
Abbiamo mangiato bene come sempre e le ore son passate piacevolmente, talmente divertenti che alla fine la più piccolina si è addormentata usandomi come cuscino e alla grande è magicamente passato il raffreddore.
L'amico di cui parlo nel titolo del post è rustico ma malleabile, antico ma nuovo insomma parlo del
Kamut.
Il Kamut è un marchio registrato che viene attribuito a una varieta di grano duro, stando ai detentori del marchio la varietà deriverebbe dall'antico grano egiziano chiamato Ka' mout.
Questo grano è molto ricco di proteine e selenio ma, contrariamente a quanto credono molte persone, non è adatto ai celiaci perchè contiene comunque del glutine.